giovedì 20 agosto 2015

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE: Adempimenti e aspetti pratici.



A seguito della morte di una persona uno degli adempimenti burocratici che gli eredi si trovano ad affrontare è la presentazione della dichiarazione di successione un incombente tutt'altro che semplice e che spesso e volentieri può rivelarsi assai complesso e richiedere l'aiuto di figure professionali esperte.
Con il presente contributo vedremo che cos'è la dichiarazione di successione, chi è tenuto a presentarla, come deve essere fatta, entro quanto tempo e presso quali uffici depositarla.

1. Che cos'è?
La dichiarazione di successione è un documento di natura fiscale attraverso il quale gli eredi del defunto informano l'Agenzia delle Entrate sull'ammontare e sulla composizione del patrimonio ereditario, ed è sulla base delle risultanze della dichiarazione che saranno poi calcolate le relative imposte.
Nella dichiarazione di successione deve essere riportato sia l'attivo che il passivo ereditario, tenendo conto di quanto previsto dal legislatore nel D.Lgs. n. 346 del 1990 c.d. "Testo unico sullesuccessioni e donazioni".
Costituiscono l’attivo ereditario tutti i beni appartenuti al defunto, ed in particolare:
·         i beni immobili;
·         i beni mobili di qualsiasi tipo, esclusi i titoli di Stato e  gli autoveicoli iscritti al pubblico registro automobilistico;
·         le azioni e le partecipazioni in società;
·         il denaro, i gioielli, la mobilia, cioè i beni posseduti per uso e ornamento delle abitazioni.
Nell’attivo ereditario non vanno altresì ricompresi tutti i titoli del debito pubblico (esempio BOT, CCT), altri titoli garantiti dallo Stato o ad essi equiparati, come ad esempio i titoli emessi dagli Stati appartenenti all'Unione Europea e dagli Stati aderenti all'Accordo sullo Spazio Economico Europeo.  Detti beni sono pertanto sono esenti dal pagamento dell'imposta di successione.
Sono inoltre esenti da imposta le aziende (compresi i rami di azienda o le quote di partecipazioni ad aziende), ogni qual volta gli eredi abbiano proseguito nell’esercizio dell’attività per un periodo di almeno 5 anni dalla data del trasferimento. 
Costituiscono invece il passivo ereditario:
·         i debiti del defunto: fra i casi più frequenti,  i debiti documentati da cambiali o da altri titoli, quelli verso  i lavoratori dipendenti e verso gli  istituti di credito, i debiti tributari e previdenziali verso lo Stato e gli enti pubblici;
·         le spese mediche che gli eredi hanno sostenuto a favore del defunto negli ultimi 6 mesi;
·         le spese funebri. 
La differenza fra l’attivo e il passivo costituisce l’asse ereditario, ed è su tale valore che, fatte salve le franchigie ed esenzioni previste dalla legge, si andrà ad applicare l’imposta di successione. 

2. Chi è tenuto a presentare la dichiarazione di successione?
Sono obbligati alla presentazione:
·         gli eredi;
·         i legatari (sono tali quei soggetti che subentrano nei diritti su un singolo bene, ad esempio un immobile, e non partecipano all’intera eredità);
·         i curatori, in caso di eredità giacenti;
·         altri esecutori testamentari, talvolta nominati nel testamento; 
·         i trust (il trust è il rapporto che sorge per effetto di un contratto  o di un testamento, con cui un soggetto (settlor o disponente) trasferisce ad un altro soggetto (trustee) beni o diritti con l’obbligo di amministrarli nell’interesse del disponente o di altro soggetto (beneficiario) oppure per il perseguimento di uno scopo determinato, sotto l’eventuale vigilanza di un terzo (protector o guardiano). 
Per adempiere a detto obbligo è comunque sufficiente che la dichiarazione sia sottoscritta e presentata da uno soltanto dei soggetti obbligati in caso di comunione ereditaria.

3. Entro quanto e dove deve essere presentata?
La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dall'apertura della successione presso l'ufficio dell'Agenzia dell'Entrate nella cui circoscrizione il defunto ha avuto la sua ultima residenza.
Nel caso in cui il de cuis abbia residenza all'estero (es. cittadino italiano iscritto all'AIRE) la dichiarazione dovrà essere presentata all'ufficio nella cui circoscrizione questi aveva fissato l'ultima residenza nel territorio italiano.
In caso di ultima residenza italiana sconosciuta la dichiarazione va presentata all'ufficio dell'Agenzia dell'Entrate, Direzione Provinciale II di ROMA - Ufficio Territoriale ROMA 6 - EUR TORRINO, in Via Canton 20 - CAP 00144 Roma e solo ed esclusivamente tramite un apposito modulo reperibile presso gli uffici locali dell'ente o sul sito internet dell'Agenzia dell'Entrate, pena la nullità della dichiarazione fatta pervenire su diverso modello.     

4. Come si presenta?
La dichiarazione di successione deve essere redatta su di un apposito modello reperibile presso il sito internet dell'Agenzia dell'Entrate e denominato Modello 4. Questo è costituito da diversi quadri in cui, seguendo le regole indicate, devono essere esposti i seguenti dati:
·         quadro A, le generalità degli eredi;
·         quadro B, l’attivo ereditario;
·         quadro C, eventuali donazioni e liberalità avvenute a favore degli eredi prima del decesso;
·         quadro D, il passivo ereditario. 
Occorre ricordare che sono esentati dalla presentazione della dichiarazione di successione il coniuge, i figli, i genitori e gli altri parenti in linea retta (nonni, genitori, nipoti, ecc.) quando l'attivo ereditario ha un valore non superiore ai € 100.000,00 (centomila/00) e non sono presenti al suo interno né beni immobili, né diritti reali immobiliari.

5. Come si calcola l'imposta di successione?
L’imposta di successione prevede tre aliquote distinte che variano a seconda del grado di parentela degli eredi, e conseguenti franchigie, cioè soglie entro le quali non è dovuta nessuna imposta, come di seguito specificato: 
·         coniuge e parenti in linea retta (figli, genitori e , in generale, ascendenti e discendenti): 4%, con franchigia fino a € 1.000.000,00 di valore dell’eredità;
·         fratelli e sorelle, 6%, con franchigia di € 100.000,00;
·         altri parenti fino al 4° grado (zii, cugini, ecc.), affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al 3° grado (suoceri, generi, nuore, ecc.): 6% senza franchigia;
·         tutti gli altri soggetti, 8% senza franchigia.
In caso di beneficiario portatore di handicap grave la franchigia applicabile è di € 1.500.000,00.
E’ opportuno ricordare che la successione di beni immobili è comunque soggetta alle imposte ipotecaria e catastale, nella misura rispettiva del 2% e dell’1%, del valore catastale rivalutato di detti cespiti. Dette imposte andranno versate con il mod. F23 mediante autoliquidazione, cioè direttamente dagli eredi al momento della presentazione della dichiarazione di successione.
E' opportuno specificare che qualora per gli eredi, o anche solo per uno di essi, sussistano tutte le condizioni per usufruire delle agevolazioni relative alla prima casa, le imposte ipotecaria e catastale sono dovute nella misura fissa di € 200,00.
Va ricordato che sono tenuti al pagamento dell'imposta tutti gli eredi in solido tra loro, quindi l'Agenzia dell'Entrate potrà agire per la riscossione dell'intero anche nei confronti di uno soltanto degli eredi il quale, successivamente, potrà rivalersi pro-quota sugli altri coeredi.
In presenza di beni immobili è necessario fare attenzione ad un altro importante adempimento, infatti, entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione gli eredi dovranno effettuare le volture nel competente Catasto Fabbricati e/o Terreni.  

6. Come si versa l'imposta?
L’imposta di successione è  liquidata direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro il terzo anno dalla presentazione della dichiarazione (5 anni in caso di dichiarazione omessa) e deve essere versata entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto, utilizzando il modello F23.
Il versamento può essere effettuato presso banche, uffici postali o direttamente all’agente della riscossione. Esso può essere dilazionato, in seguito ad istanza presentata all’Agenzia delle Entrate.
In caso di ritardata o omessa dichiarazione di successione è prevista una sanzione.

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